Il Podere Carceroni è situato in una posizione strategica, a breve distanza da moltissimi luoghi d’interesse storico e culturale.
Durante il soggiorno potrete scegliere di seguire diversi itinerari e di visitare località assolutamente caratteristiche, che incarnano l’essenza della Maremma più autentica e che soddisferanno la vostra voglia di avventura, d’arte e di sport.
PAESAGGI E NATURA
Ci sono molti modi per godere delle imparagonabili bellezze della Maremma: uno di questi è concentrarsi sugli itinerari e sui percorsi naturalistici, che potranno essere personalizzati a seconda dei propri interessi e dei propri ritmi. Dalle passeggiate nei centri storici più rappresentativi, a quelle nella macchia mediterranea, tra vigneti e oliveti.
La zona costiera che si estende da Principina a Mare (Grosseto) a Talamone è nota, dal 1975, come Parco Naturale della Maremma o Parco dell’Uccellina dal nome dei suoi monti.
Camminando nel parco, tra colline, dune, spiagge e pinete, si può riscoprire una natura incontaminata all’interno della quale convivono diversi ecosistemi: la ricca vegetazione forestale, quella litorale e quella palustre, e una variegata fauna, composta da daini, caprioli, cinghiali, volpi, istrici, tassi, donnole, puzzole, lepri, scoiattoli, e molte altre specie. Irrinunciabile una passeggia in assoluta libertà, tra profumi e colori, seguendo i sapienti itinerari creati dall’Organizzazione.
Il Parco è aperto tutto l’anno, tutti i giorni della settimana.
Per informazioni:
Centro Visite Parco della Maremma
www.parco-maremma.it
Tel. +39 0564 393211
info@parco-maremma.it
Centro visite di Alberese
Tel. +39 0564 407098
A qualche decina di chilometri dal Podere Carceroni si trova l’Argentario:un promontorio roccioso indimenticabile, situato vicino a luoghi d’interesse storico e culturale come Orbetello, Talamone, e la meno conosciuta cittadina di Porto Ercole, antichissima e ricca di storia.
Di Orbetello, la bella cittadina che sorge nel mezzo della Laguna, scoprite le mura medievali, il Duomo e il meraviglioso Molino Spagnolo.
Mentre a Talamone, delizioso borgo marinaro e apprezzata località balneare, cimentatevi negli sport velici come il windsurf, il kite surf o la barca a vela.
Dalla vicina Porto Santo Stefano, poi, salpano giornalmente traghetti per l’isola del Giglio e, durante l’estate, anche per l’isola di Giannutri e la Corsica.
Per informazioni:
Centro visite e acquario di Talamone
Tel. +39 0564 887173
Il Parco Faunistico è distante meno di 9 km da Arcidosso e Santa Fiora ed è aperto tutti i giorni dall’alba al crepuscolo (chiuso il lunedì).
Il Parco è un luogo di grande interesse paesaggistico e naturalistico poiché si colloca in un’area montana di particolare pregio, si avvale di soluzioni e metodologie espositive moderne e rispettose degli animali e costituisce l’ambiente ideale per la presenza e l’osservazione di numerose specie di fauna selvatica.
Il parco ospita, infatti, numerose specie faunistiche come mufloni, cervi, daini, camosci, cinghiali, caprioli, volpi, istrici.
Per informazioni:
Parco Faunistico del Monte Amiata
Tel. +39 0564 966867
Loc. Podere de’ Nobili Arcidosso (GR)
Castiglione della Pescaia è un paese fondato dai Romani col nome di Selebrum nel III-II secolo a.C. sulle rive dello scomparso Prile, pescosissimo lago costiero.
Tra i monumenti che devono assolutamente essere visitati: le mura, la Chiesa di San Giovanni Battista, il Palazzo di Eleonora, la Chiesa di Santa Maria del Giglio.
Castiglione delle Pescaia oggi è diventato un noto centro balneare, caratterizzato da un mare meraviglioso, più volte premiato per la qualità delle acque.
Dopo 9 chilometri di strada immersa nella macchia mediterranea si raggiunge Punta Ala, famosa per la sua natura incontaminata e per il porticciolo, rinomato punto di partenza di regate veliche.
STORIA E CULTURA
Oltre ad Orbetello e Porto Ercole, il territorio maremmano nasconde tantissimi borghi che non sono interessanti solo per la loro tipica ambientazione naturalistica, ma anche per la loro storia. Dai borghi è poi semplice concedersi delle visite ai centri turistici più rinomati della Toscana. Pisa, Siena, Firenze e Arezzo vi aspettano.
Quello di Sorano è un territorio davvero affascinante, ricco di antiche testimonianze della presenza del popolo etrusco.
Muovendosi nel centro storico si incontrano chiese e antiche dimore dei passati signori locali.
In alto, la bellissima fortezza domina il paesaggio, imponendosi come uno degli esempi più maestosi e pregevoli dell’architettura militare rinascimentale.
Spostandosi a sud-ovest si raggiunge Pitigliano, paese famoso per le sue case torri, le caverne, i cunicoli scavati nel tufo e le abitazioni costruite a strapiombo sulla valle solcata dai fiumi Lente e Meleta.
Intorno al paese si trovano valli verdissime, che proietteranno immediatamente i visitatori in uno scenario indimenticabile.
Tra le attrattive della cittadina, impossibile non citare l’acquedotto mediceo e le numerose chiese.
Le stesse abitazioni si rivelano opere d’arte, soprattutto se si tiene conto che Pitigliano sorge su uno sperone di tufo a strapiombo sul mare e offre una vista davvero indimenticabile.
Perdendovi tra i vicoli caratteristici e le tombe etrusche (oggi utilizzate come cantine), scoprirete il motivo per cui Pitigliano è chiamato anche “la piccola Gerusalemme”: nel paese si trova un antico ghetto ebraico, che comprende una sinagoga ancora in attività e un’antica biblioteca.
Risalendo di pochi chilometri si raggiunge facilmente il borgo di Sovana.
Fino al XII secolo Sovana era un importante crocevia culturale, nonché fulcro della vita commerciale della zona.
Oggi il paese conserva ancora intatto il suo fascino, soprattutto grazie alla sua più nota attrazione culturale: l’antico Duomo, edificato nel IX secolo e ricostruito tra i secoli XI e XII, è un suggestivo gioiello architettonico.
Quello di Sorano è un territorio davvero affascinante, ricco di antiche testimonianze della presenza del popolo etrusco.
Muovendosi nel centro storico si incontrano chiese e antiche dimore dei passati signori locali.
In alto, la bellissima fortezza domina il paesaggio, imponendosi come uno degli esempi più maestosi e pregevoli dell’architettura militare rinascimentale.
Spostandosi a sud-ovest si raggiunge Pitigliano, paese famoso per le sue case torri, le caverne, i cunicoli scavati nel tufo e le abitazioni costruite a strapiombo sulla valle solcata dai fiumi Lente e Meleta.
Intorno al paese si trovano valli verdissime, che proietteranno immediatamente i visitatori in uno scenario indimenticabile.
Tra le attrattive della cittadina, impossibile non citare l’acquedotto mediceo e le numerose chiese.
Le stesse abitazioni si rivelano opere d’arte, soprattutto se si tiene conto che Pitigliano sorge su uno sperone di tufo a strapiombo sul mare e offre una vista davvero indimenticabile.
Perdendovi tra i vicoli caratteristici e le tombe etrusche (oggi utilizzate come cantine), scoprirete il motivo per cui Pitigliano è chiamato anche “la piccola Gerusalemme”: nel paese si trova un antico ghetto ebraico, che comprende una sinagoga ancora in attività e un’antica biblioteca.
Risalendo di pochi chilometri si raggiunge facilmente il borgo di Sovana.
Fino al XII secolo Sovana era un importante crocevia culturale, nonché fulcro della vita commerciale della zona.
Oggi il paese conserva ancora intatto il suo fascino, soprattutto grazie alla sua più nota attrazione culturale: l’antico Duomo, edificato nel IX secolo e ricostruito tra i secoli XI e XII, è un suggestivo gioiello architettonico.
Montalcino è un paese davvero caratteristico che sorge al confine tra la provincia di Grosseto e quella di Siena.
Noto soprattutto per la produzione del vino Brunello, famoso nel mondo, Montalcino racchiude anche molti elementi che lo rendono un luogo di interesse storico e culturale. Inizialmente favorito dalla posizione strategica sulla via Francigena, Montalcino fu in seguito soggiogato dalla potente Siena. Le mura della città sono state costruite nel XIII secolo, mentre la fortezza, costruita nel punto più alto della città, è stata progettata da architetti senesi nel 1361.
Il centro storico di Montalcino è ricco di luoghi d’interesse culturale: oltre alle già citate mura di cinta, non possono mancare le visite al Palazzo Comunale, ai Loggiati di Piazza del Popolo, alla Cattedrale, al Santuario della Madonna del Soccorso e alle bellissime chiese trecentesche di Sant’Agostino e San Francesco.
Nel complesso dell’ex Convento di Sant’Agostino trova oggi posto il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra, riaperto nel 1997, che offre una panoramica completa della produzione artistica di questo centro toscano.
Se si vuole uscire dal centro, si può seguire il bellissimo percorso che porta dal paese al sito archeologico di Poggio alla Civitella, nel quale si possono scoprire resti etruschi del periodo arcaico ed ellenistico, oltre ad una fortezza costruita nel IV secolo a.C.
Seguendo la SP55 per circa 10 chilometri si raggiunge l’abbazia di Sant’Antimo, uno dei più grandi esempi di architettura monastica XIII secolo. Del complesso edilizio originale restano solo alcune parti, poiché la chiesa che oggi possiamo ammirare ha sostituito, attorno al 1100, una precedente abbazia del IX secolo. Il prezioso interno della struttura, costituito da 3 navate arricchite da colonne con capitelli in alabastro, contiene anche una cripta.
Un altro luogo meraviglioso che fa parte dell’itinerario è S. Angelo in Colle, un borgo medievale che sorge sulla sommità di una collina. All’ingresso del paese si erge un torrione, in passato un fortilizio militare, che nel XIV secolo faceva parte dello Spedale di Santa Maria della Scala.
In Piazza Castello si trova la pieve romanica di San Michele Arcangelo, all’interno della quale si trovano due dipinti: “Resurrezione” (Giovanni da Cortona, 1477) e “Sant’Antonio” (autore ignoto).
Oltre a Montalcino, la Val d’Orcia comprende altri comuni che si contraddistinguono per la loro architettura dall’aspetto tipicamente medievale: Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani e San Quirico.
Borghi, chiese, palazzi e rocche d’indubbio interesse storico abbondano in questo territorio fuori dal tempo, dove non è per nulla raro trovarsi a passeggiare sulle mura che cingono la maggior parte dei centri abitati, in ricordo di antiche battaglie.
Questo territorio, straordinario per la concentrazione di riferimenti culturali, artistici, architettonici, incanta da secoli coloro che lo visitano: Caterina da Siena, Pio II Piccolomini e Lorenzo il Magnifico sono solo alcuni dei personaggi storici che soggiornarono nei borghi della Val D’Orcia.
Particolare fortuna in termini di fama ebbe il paese di Bagno Vignoni, famoso anche oggi per le sue terme, situate nel Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia.
Per maggiori informazioni: Parco della Val d’Orcia
Situata a circa 8 chilometri da Grosseto, l’area archeologica di Roselle conserva i resti dell’antico centro abitato che sorgeva al suo posto in età etrusca e romana.
Abitata dalla prima metà del VII secolo a.C., la città di Roselle sorgeva in un contesto particolarmente favorevole per quel che riguardava la situazione idrogeografica, che permetteva alla città di avere il controllo sul lago Prile, un’ampia laguna comunicante con il mare che in età etrusca occupava l’attuale pianura maremmana.
Grazie ad un recente restauro, i turisti possono visitare gran parte del circuito murario che caratterizza il paese.
Per maggiori informazioni:
Parco archeologico di Roselle
Tel. + 39 0564 402403
Via dei Ruderi- Roselle (Gr)
PASSEGGIATE A PIEDI
Gli splendidi paesaggi maremmani si gustano soprattutto camminando. Da Grosseto alla via Aurelia, questo territorio è sempre stato percorso dall’uomo, che ha trovato in esso una fonte straordinaria di natura incontaminata e scorci spettacolari.
Gli splendidi paesaggi maremmani si gustano soprattutto camminando.
Da Grosseto alla via Aurelia, questo territorio è sempre stato percorso dall’uomo, che ha trovato in esso una fonte straordinaria di natura incontaminata e scorci spettacolari.
Di seguito, una lista di alcuni dei percorsi più noti e apprezzati, accompagnati dalla lunghezza in chilometri e dal dislivello totale.
- Da Paganico a Campagnatico – 8 Km – 280 m
- Da Casal di Pari al Castello del Belagaio – 9 Km – 90 m
- Da Casal di Pari a Pari e alle Terme di Petriolo – 9 Km – 80 m
- Da pari a Monte Antico – 11 Km – 120 m
- Da Batignano a Sticciano – 10 Km – 350 m
- Da Sticciano a Montorsaio – 9 K – 300 m
- Da Paganico a Montorsaio – 9 Km – 350 m
- Da Sasso d’Ombrone a Monte Cucco – 12 Km – 510 m
- L’anello Cinigiano e Castiglioncello Bandini – 21 Km – 600 m
Un circuito che racchiude tutta una serie di sentieri percorribili a piedi in bici ed a cavallo lungo tutta la zona del comprensorio amiatino.
Abbiamo scelto due percorsi, i numeri 4 e 5 da portare come esempio, essendo in totale molti di più.
Il n°4 è un percorso di 6,5 Km. e va da Casteldelpiano fino a Seggiano, passando sotto la frazione di Montegiovi e per alcune chiesette di campagna visitabili lungo la strada.
Il n°5 è molto più breve, appena 2,5 Km. e conduce da Casteldelpiano ad Arcidosso; si possono visitare lungo il percorso i Cappuccini e Le Fornaci.
Dal Vivo d’Orcia all’Eremo e all’Ermicciolo fino alle sorgenti del Vivo
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Vivo d’Orcia (sentiero circolare).
LUNGHEZZA: 10 Km circa.
DURATA: 3 ore circa.
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: breve tratto di strada asfaltata nel paese di Vivo d’Orcia, poi terreno boscoso, strada massicciata, sentiero di bosco attraverso una vegetazione mista con molta ombra davanti alla sorgente del Vivo. Fino ai mesi estivi, dei piccoli rigagnoli attraversano il sentiero.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: da facile a mediodifficile (40 minuti circa in salita nel bosco).
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 300 m.
SEGNALETICA: Di tanto in tanto segni rossi e bianchi e insegne di metallo rosse e bianche su paletti di cemento.
PUNTI DI RISTORO: Bar “Fonte Vecchia” (Chiuso il Martedì) o ristorante “Il Castagno” (chiuso il Lunedì) a Vivo d’Orcia; si può pianificare una sosta per un picnic alla sorgente del Vivo (2.10 h) o alla cascata (2.45 h).
Nei castagneti di Arcidosso
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Capannelle Grappolini (circa 1 km fuori da Arcidosso, sentiero circolare).
LUNGHEZZA: 6.2 Km. DURATA: 3 ore circa. TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: 3 Km circa di strada asfaltata, poi strada a sterro e sentiero di bosco attraverso un paesaggio bellissimo e magnifici castagneti; non c’è panorama ma in compenso molta ombra.
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 320 m.
SEGNALETICA: Di tanto in tanto segni di vernice rossi e bianchi e segnali di legno posti dall’associazione “Strada della Castagna”.
PUNTI DI RISTORO: Una piccola bottega nel borgo di San Lorenzo (chiuso a pranzo).
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Tepolini (un paesino sulla SS323 tra Castel del Piano e Seggiano); percorso circolare.
LUNGHEZZA: 4.2 Km circa. DURATA: 1 ora e 1/4
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: castagneti, oliveti, frutteti e vigne; paesini pittoreschi; strada a sterro e asfaltata e sentieri di bosco.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: facile.
DISLIVELLO COMPLESSIVO: da 70 a 150 m
SEGNALETICA: Di tanto in tanto segni di vernice rossi e bianchi e segnali di legno posti dall’associazione “Strada della Castagna”.
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Centro informazioni della Riserva Naturale Del Pigelleto – “La Direzione” 820 m s.l.m. La struttura del reparto amministrativo del parco, dove inizia il sentiero, si trova direttamente sulla strada tra Piancastagnaio e Castell’Azzara (Strada Provinciale dell’Abetina) ed è ben indicata. Parcheggio disponibile. (Sentiero circolare).
LUNGHEZZA: circa 10 Km. DURATA: 3 ore 1/2 circa.
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: Strada sterrata, sentiero sterrato e sentiero di bosco attraverso vegetazione mista; percorso molto ombreggiato.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: da facile a mediodifficile: all’inizio e alla fine ci sono dei tratti in salita. DISLIVELLO COMPLESSIVO: 170 m.
FLORA E FAUNA: Cinghiali, istrici, martore, caprioli, tassi, poiane, falchi, circa 20 diversi tipi di orchidee selvatiche.
SEGNALETICA: Itinerario segnato (rosso-bianco).
PUNTI DI RISTORO: Nessuno. È possibile fare un picnic alla cascata dopo circa 2 ore e 1/2 di cammino.
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Punto cassa (entrata visitatori) all’entrata del Parco Faunistico del Monte Amiata. Chiuso il Lunedì. Parcheggio disponibile. (Parco Faunistico del Monte Amiata, Arcidosso, Tel. 0564 966867, www.parcofaunistico.it) Percorso circolare.
LUNGHEZZA: circa 6,5 Km.
DURATA: 3 ore circa.
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: Sentieri di bosco, strada sterrata, prati con pietre calcaree, terreno roccioso. La cima del Monte Labbro presenta un magnifico panorama. La salita è assolata ma ventilata. Per visitare la grotta sulla cima, è necessario portare una torcia.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio-difficile (40 minuti in salita su terreno boscoso).
DISLIVELLO COMPLESSIVO: circa 200 m.
FLORA E FAUNA: Orchidee selvatiche di diverse specie, fiori di campo, ciliegi selvatici, biancospino, erica; lupi appenninici, cinghiali, istrici, caprioli e daini, camosci, volpi, tassi, lepri, capre, avvoltoi, diverse specie di uccelli, micci amiatini (una razza di asini tipica dell’Amiata).
SEGNALETICA: Per orientarsi tenere conto dei paletti di legno alti circa 1 metro situati lungo tutto il percorso.
PUNTI DI RISTORO: Bar-ristorante presso il “Podere dei Nobili”, ci si può organizzare per una pausa sulla cima del Monte Labbro (1.193 m).
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: Prato delle Macinaie (1.385 m), possibilità di parcheggio (percorso circolare).
LUNGHEZZA: circa 7 Km.
DURATA: circa 2 ore e 1/2 (tempo di percorrenza netto, senza pausa, che però bisognerebbe pianificare, soprattutto per la risalita).
TIPO DI STRADA E PAESAGGIO: Sentieri di bosco, bei prati di montagna di fronte alle strutture ricettive; salite e discese su terreno sassoso e piste da sci erbose.
GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio-difficile (la salita di circa 60 minuti sulle piste da sci richiede buone scarpe e un bastone da trekking).
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 370 m circa.
SEGNALETICA: nessuna, solo le indicazioni delle piste.
PUNTI DI RISTORO: Albergo-ristorante “Le Macinaie”, al Prato delle Macinaie, albergo-ristorante “Generale Cantore” (dopo 50 minuti), vari punti di Ristoro sulla vetta del Monte Amiata.
PUNTO DI PARTENZA : Abbazia di Sant’Antimo
PUNTO DI ARRIVO:Abbazia di Sant’Antimo
Lunghezza: 8 chilometri (circa)
LUOGO: Valle di sant’Antimo
PUNTI D’ INTERESSE: Abbey of Sant’Antimo, Castelnuovo dell’Abate, Sant’Angelo in Colle, Montalcino
Partenza: da Pratini | 7,2 km, 3.30 ore
Si tratta di un itinerario spettacolare per le meravigliose vedute che offre e per la presenza di un’Abbazia a metà dell’itinerario. Presenta alcune difficoltà legate alle caratteristiche morfologiche dell’itinerario stesso. L’ascesa che troverete all’inizio copre una differenza di altezza di circa 300 metri ed è accessibile a tutti prendendo le precauzioni necessarie.
Partenza: da Pratini – 6 km, 3 ore
Si tratta di un breve itinerario accessibile a tutti, ma ha una discesa ripida e scivolosa quando si raggiunge la prima torre. È considerato l’itinerario più rappresentativo del parco, perché tocca tutti gli ambienti della zona protetta e offre splendide vedute.
Partenza: da Pratini – 9,6 km, 3 ore
L’itinerario delle grotte è diverso dagli altri, prima di tutto perché è piuttosto facile da percorrere e in secondo luogo perché il suo principale punto di interesse è la zona dove si trova la pineta granducale. Infatti, i principali punti di interesse di questo itinerario sono la pineta, il canale Scoglietto-Collelungo e le grotte.
Partenza: da Pratini – 12 km, 4 ore
Si tratta di un itinerario impegnativo non solo per la durezza dello sterrato, ma per la sua lunghezza: infatti, non presenta colline o discese e non presenta punti pericolosi. Se sei ben allenato, puoi terminare l’itinerario in un tempo più breve rispetto a quello programmato.
Partenza: dalla Chiesa di Alberese, alla sinistra della facciata | 6 km, 2 ore
L’itinerario dedicato alla foresta e alla fauna è un percorso didattico che si sviluppa su un’area di circa 40 ettari. Si sviluppa principalmente su un terreno pianeggiante, ad altitudine intermedia sulla collina rivolta verso Alberese. Non presenta alcuna difficoltà ed è stato in parte attrezzato per i disabili.
Partenza: dal parcheggio di Marina di Alberese, tornare indietro di circa 500 mt fino ad un piccolo ponte. Da quì prendere la strada asfaltata secondaria, direzione nord | 5 km, circa 2 ore
L’itinerario che conduce alla foce del fiume Ombrone è senza dubbio uno degli itinerari più interessanti del parco. Un percorso semplice e interamente pianeggiante, il 50% si sviluppa lungo una strada asfaltata e adatta a tutti, anche per persone disabili.
Circa 3 km, all’incirca 2 ore
L’itinerario parte dal centro visitatori del Caprarecce. Una strada leggermente in salita circondata da vegetazione secca ci porta ad una zona caratterizzata da una vegetazione più alta fino a raggiungere l’itinerario quasi pianeggiante della cresta. Il percorso prosegue fino ad una zona panoramica denominata punta del corvo, dove c’è una terrazza coperta che dà l’opportunità di godere di una splendida vista sulla costa e alcune isole dell’arcipelago toscano.
Circa 7,5 km, all’incirca 3 ore
La partenza di questo itinerario si svolge dal centro visitatori del Caprarecce. Dopo una strada leggermente in salita circondata da vegetazione secca, entrerete in un’area caratterizzata da una vegetazione più alta fino a raggiungere l’itinerario della cresta vicino alla località Punta del Corvo.
Circa 10 km, all’ incirca 5 ore.
Anche questo itinerario parte dallo stesso punto di partenza di T1 e T2, cioè da Caprarecce, ma T3 si sviluppa nella sua parte iniziale lungo il tratto utilizzato negli altri itinerari per il ritorno. È caratterizzata da tratti in salita, in particolare per quanto riguarda quella finale, fino a raggiungere il crinale.
Circa 2,5 km, all’ incirca 2 ore. Si tratta di un itinerario molto semplice, principalmente in via di sviluppo. Può essere attraversato solo durante l’inverno e con visite guidate.
DOVE PRATICARE SPORT
Gli appassionati di sport si troveranno sicuramente a loro agio in Maremma. Podere Carceroni mette a disposizione biciclette di vario tipo e, grazie al maneggio situato nelle immediate vicinanze, è possibile organizzare passeggiate a cavallo, per godere della bellezza del territorio in piena libertà.
La Via del Montecucco
CINIGIANO – MONTECUCCO – SASSO D’OMBRONE – CINIGIANO
Difficoltà: Media
Strada: Asfalto
Lunghezza: 26 Km
Dislivello: 250 m
Itinerario di breve chilometraggio e dall’altimetria molto varia, che si sviluppa tra le colline e i vigneti del Monte Cucco e le falde occidentali del Monte Amiata. Considerando la brevità, il percorso può essere affrontato anche da ciclisti non allenati.
Considerate solo che esiste un tratto più impegnativo: la salita verso il borgo di Monte Cucco.
La Bassa Valle dell’Ombrone
CAMPAGNATICO – MARRUCHETI – ISTIA D’OMBRONE – ARCILLE – SANT’ANTONIO – PIANETTI – CAMPAGNATICO
Difficoltà: Media
Strada: Asfalto
Lunghezza: 42 Km
Dislivello: 340 m
L’itinerario compie un anello intorno alla valle dell’Ombrone nella sua ultima parte tra i contrafforti dell’Amiata e la città di Grosseto. Le strade sono poco trafficate e si percorrono solo 3 chilometri sulla via Scansanese (S.P. 159) abbastanza trafficata. L’altimetria nella prima metà del percorso è “allegra” ma non presenta particolari difficoltà.
Da considerare, nella gestione delle proprie energie, che la parte finale richiede freschezza per affrontare senza problemi gli ultimi 4,5 chilometri di salita.
Punti di ristoro, oltre a Campagnatico, si trovano a Marrucheti, Istia d’Ombrone, Arcille e Sant’Antonio.
La Via Leopoldina
PAGANICO – FERCOLE – (CASAL DI PARI) – CASENOVOLE – MONTE ANTICO STAZIONE – PAGANICO
Difficoltà: Media,Difficile
Strada: Asfalto
Lunghezza: 38 Km
Dislivello: 350 m
Questo itinerario ha senza dubbio un enorme valore dal punto di vista paesaggistico: si parte da Paganico, pedalando verso il Cassero Senese, porta fortificata di origini medievali, si percorre la vecchia strada Leopoldina, una delle più belle della Maremma.
Godetevi la vista di cipressi e oliveti, la bellezza delle colline, con boschi e terreni coltivati, e l’incantevole vallata dell’Ombrone.
Parco della Maremma
RISPESCIA – PONTI NERI – BARBICATO – MOLINACCIO – ALBERESE CENTRO VISITE PARCO DELLA MAREMMA – LOCALITA’ SPERGOLAIA – MARINA DI ALBERESE – FOCE DELL’OMBRONE – LOCALITA’ SPERGOLAIA – CANALE ESSICCATORE – ANTICA DOGANA – GIUNCOLA – RISPESCIA
Difficoltà: Facile
Strada: Asfalto
Lunghezza: 34 Km
Dislivello: 0 m
Questo itinerario va ad esplorare le realtà agricole e naturalistiche che si sviluppano nella piana dell’Ombrone.
Raggiunto il Centro Visite del Parco si procede fino alla foce dell’Ombrone per tornare a Rispescia lungo le campagne che costeggiano il fiume. L’itinerario non presenta alcuna difficoltà essendo totalmente pianeggiante: da considerare una sosta sulla spiaggia di Marina di Alberese.
Punti ristoro si trovano a Rispescia, Alberese e, durante il periodo estivo, a Marina di Alberese.
Etruschi e Mare
FOLLONICA (LOC. PUNTONE) – SCARLINO – GAVORRANO – RAVI – CALDANA – GRILLI – BIVI O TIRLI – CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – PIAN D’ALMA – FOLLONICA (LOC. PUNTONE)
Lunghezza: 63.6 km
Dislivello: 560 mt
Tipo di strada: asfalto
Bicicletta: strada o tutto terreno
Difficoltà: medio – facile
Itinerario di media difficoltà e abbastanza scorrevole, il tratto più impegnativo è la salita verso Gavorrano e il saliscendi tra Ravi e Caldana. La seconda parte dell’itinerario non presenta difficoltà e passa vicino a luoghi di grande interesse storico archeologico come Vetulonia. Vetulonia è una delle dodici più importanti città etrusche. Fu riscoperta alla fine dell’Ottocento dalle ricerche archeologiche condotte da Isidoro Falchi. Infine si consiglia la deviazione verso il borgo di Castiglione della Pescaia e per gli amanti del mare, verso Punta Ala e Cala Violina, raggiungibile a piedi.
Il Tour del Monte Argentario
ORBETELLO – PORTO ERCOLE – PUNTA AVVOLTORE – STRADA PANORAMICA – PORTO SANTO STEFANO – ORBETELLO
Punto di partenza e arrivo: Orbetello
Distanza: 46.3 km
Dislivello: 450 mt
Tipo di strada: misto (asfalto + sterrato)
Bicicletta: tutto terreno e MTB
Difficoltà: impegnativo
Itinerario molto spettacolare che va ad esplorare uno dei tratti di costa più belli dell’intero litorale Tirrenico. Da un punto di vista altimetrico richiede un certo impegno sviluppandosi in continuo saliscendi se si escludono i primi 7 km e gli ultimi 10 km. Per quanto brevi, alcuni tratti sono in forte pendenza. Da segnalare un tratto di circa 3.5 km su fondo sterrato molto sconnesso che rende l’itinerario adatto solo a bici tutto terreno o mountain bike. La quasi totale assenza di traffico tra Porto Ercole e Porto Santo Stefano e lo straordinario ambiente naturale che offre sempre una vista sul mare, fanno di questo itinerario una delle mete più interessanti per bikers e cicloescursionisti.
Il Tour della Laguna di Levante
ORBETELLO – LOCALITÀ TERRAROSSA – TOMBOLO DELLA FENIGLIA – ANSEDONIA (COSA) – VIA DI CAMERETTE – ORBETELLO SCALO – ORBETELLO
Punto di partenza e arrivo: Orbetello
Lunghezza: 25 km
Dislivello: irrilevante
Tipo di strada: misto (19 km asfalto + 6 km sterrato)
Bicicletta: tutto terreno e MTB
Difficoltà: facile
Itinerario adatto anche a famiglie con bambini. Motivi di interesse ambientale sono il Tombolo della Feniglia e la Laguna di Levante. La duna della Feniglia è stata nominata Riserva Forestale di Protezione nel 1971, in virtù dell’importante ruolo che ricopre per l’ecosistema ambientale. Il tratto nel Tombolo della Feniglia è ideale da percorrere anche con bambini e si presta molto agli amanti del birdwatching. L’unica asperità è la salita (circa 2 km) sul promontorio di Ansedonia verso le rovine di Cosa. Volendo si può evitare questa deviazione rendendo l’itinerario pianeggiante e accorciandolo di circa 4.2 km. Il tratto sul Tombolo che costeggia l’arenile lagunare presenta un fondo irregolare (radici e sabbia) ma facilmente pedalabile anche con una normale bici da turismo. In alternativa si può seguire lo stradone principale che attraversa la pineta fino alla sede del Corpo Forestale dello Stato.
Anello di Massa Marittima
FOLLONICA – SCARLINO SCALO – LAGO DELL’ACCESA – CAPANNE – MASSA MARITTIMA – FATTORIA MARSILIANA – FOLLONICA
Punta di partenza e arrivo: Follonica
Lunghezza: 58 km
Dislivello: 420 mt
Tipo di strada: asfalto
Bicicletta: strada e tutto terreno
Difficolta: medio-impegnativo
Questo itinerario si sviluppa in pianura nella prima parte; poi presenta un profilo movimentato. I tratti più impegnativi sono la salita di Capanne e i saliscendi della strada Marsiliana. Motivi di grande interesse sono la città di Massa Marittima e il bellissimo paesaggio collinare che accompagna la Marsiliana. Possibili punti ristoro lungo il percorso si trovano nella prima parte a Scarlino Scalo e Bagni di Gavorrano, successivamente a Massa Marittima.
Maremma di Pietra
MASSA MARITTIMA – GHIRLANDA – PEROLLA – CASTEL DI PIETRA – LAGO DELL’ACCESA – MASSA MARITTIMA
Punto di partenza e arrivo: Massa Marittima
Lunghezza: 35.5 km [41.5 km con la deviazione]
Dislivello: 360mt
Tipo di strada: asfalto [la deviazione su strada sterrata]
Bicicletta: strada e tutto terreno
Difficoltà: media
Da un punto di vista altimetrico presenta un profilo ondulato le cui uniche reali asperità sono costituite dal tratto vallonato nei pressi del lago dell‘ Accesa e della salita finale nel centro di Massa Marittima. Si può ridurre il dislivello dell’itinerario di circa 100 mt partendo dalla stazione di servizio situata ai piedi di Massa Marittima sulla strada per Follonica. In questo caso si parte seguendo l’ampia circonvallazione in direzione Siena per circa 5 km fino al bivio per Massa: si gira a destra verso il centro città e, quasi subito, si imbocca la strada secondaria sulla sinistra verso Ghirlanda e Ribolla.
Balcone sulla Maremma
ROCCASTRADA – SASSOFORTINO – ROCCATEDERIGHI – TATTI – RIBOLLA – PIAN DEL BICHI – ROCCASTRADA
Punta di partenza e arrivo: Roccastrada
Lunghezza: 57.2 km
Dislivello: 6oo mt
Tipo di strada: asfalto
Bicicletta: strada e tutto terreno
Difficoltà: media
Itinerario di grande interesse paesaggistico con caratteristiche tecniche di grande pregio e strade scarsamente trafficate. Possibilità di ristoro a Roccastrada, Sassotortino, Roccatederighi, Tatti, Ribolla e Sticciano Scala. Da Ribolla è possibile effettuare una deviazione verso il borgo di Montemassi, in bella posizione panoramica [4 km di pianura e 2 di salita].
Oasi Alberese: in bici nella natura
Una buona idea per trascorrere al meglio le splendide giornate di sole che stanno arrivando con tutta la famiglia è vivere un’esperienza magnifica immersi della natura. Scenari incredibili e angoli di paradiso incontaminati da scoprire in bicicletta sui numerosi itinerari all’interno del Parco dell’Oasi Alberese. Escursioni su prenotazione e con il supporto delle guide ambientali ammirare le meraviglie del Parco Regionale della Maremma, fra cui molti percorsi sono accessibili a tutti.
Lasciata l’auto in paese, si può fare una tranquilla passeggiata percorrendo la pista ciclabile che dal Centro Visite di Alberese porta a Marina di Alberese. Lungo il tragitto che attraversa la zona degli allevamenti si possono vedere bovini e cavalli che pascolano bradi sugli ampi prati che si stendono ai lati della strada. Giunti ad un incrocio che dista circa 500 m dal mare, si può girare a destra e, seguendo le indicazioni per l’itinerario A7, percorrere il lungo stradone che conduce al fiume Ombrone. Tornati indietro, si prosegue sulla strada principale per raggiungere in breve tempo la spiaggia. Chi invece desidera fare un’escursione più lunga può partire da Alberese e raggiungere, percorrendo le strade di campagna che costeggiano l’area protetta, l’estremità sud del Parco fino al paese di Talamone. Chi non ha con se la mountain bike può noleggiarla presso il Centro Visite del Parco ad Alberese.
Per prenotazioni:
Centro Visite di Alberese
tel. 0564 407098
centrovisite@parco-maremma.it
www.parco-maremma.it
Terre di Siena
In Val di Merse tra borghi e castelli
Punto di partenza e arrivo: Rosia
Tipo di strada: asfalto, sterrata
Tipo di bicicletta: MTB, ibrido
Per chi: famiglie, cicloturisti
Lunghezza: 20.61 km
Dislivello: 200 mt
Difficoltà: bassa
Un breve itinerario ricco di luoghi suggestivi attraverso i piccoli borghi di Torri, Stigliano, Brenna e Orgia. Da non perdere una visita al meraviglioso chiostro dell’abbazia di Santa Mustiola a Torri (solo lunedì e venerdì dalle 9 alle 12) e l’interessante Museo etnografico del Bosco a Orgia (venerdì e sabato, ore 9.30 – 12.30; altri giorni su prenotazione tel. 0577582323).
Un percorso in bici a Sovicille
Punto di partenza ed arrivo: Rosia
Livello di difficoltà: Facile
Lunghezza: 29 Km
Dislivello: 300 mt
Tipo di strada: Misto
Tipo di bici: Tutto terreno, Da strada
Per chi: Cicloamatori, Cicloturisti
Facile percorso nella Val di Merse, intorno al comune di Sovicille, adatto anche alle famiglie, considerato il dislivello non elevato e il fatto di poter pedalare soprattutto su strade secondarie.
Cala Violina
FOLLONICA (LOC. PUNTONE) – PIAN D’ALMA – PUNTA LE CANNE – CALA VIOLINA – CALLA MARTINA – FOLLONICA (LOC. PUNTONE)
Punto di partenza e arrivo: Follonica (Loc. Puntone)
Lunghezza: 15.6 km
Dislivello: 60 mt
Tipo di strada: asfalto e sterrato
Bicycle: strada – tutto terreno
Difficoltà: facile
Si tratta di un breve itinerario ma magnifico dal punto di vista dell’ambiente e del paesaggio. Cala Violina e Cala Martina sono raggiungibili esclusivamente a piedi, in bicicletta o a cavallo.
I tre passi
ARCIDOSSO – MONTELATERONE – BIVIO MONTICELLO AMIATA – LOCALITÀ ALTETA – BIVIO MONTE AQUILAIA – VALICO BUCETO – BIVIO MONTE LABBRO – LOCALITÀ MERIGAR – LOCALITÀ AIOLE – ARCIDOSSO
Punto di partenza e di arrivo: Arcidosso
Lunghezza: 30.7 km
Dislivello: 990 mt
Tipo di strada: 22 km strada sterrata + 8.7 km strada asfaltata
Tipo di bicicletta: asfalto – tutto terreno
Difficoltà: impegnativo
Non ci sono difficoltà tecniche, ma le differenze di altitudine segnate da tre salite richiedono una buona formazione. Dal punto di vista paesaggistico l’itinerario è molto affascinante e offre una vista indimenticabile.
Per organizzare il vostro itinerario su misura, o semplicemente per avere maggiori informazioni sull’attività equestre in Maremma, potete visitare il seguente sito web Il cavallo maremmano
LUOGHI DEDICATI AL RELAX – LE TERME
La Maremma ha una tradizione millenaria in materia di valorizzazione delle acque termali: gli Etruschi, grandi esperti in materia, furono i fondatori delle prime terme, che continuarono ad avere successo durante i secoli. Oggi più che mai, grazie alle numerose terme presenti sul territorio, la Maremma è il posto ideale dove trascorrere un soggiorno completamente immersi nel relax.
Le Terme di Petriolo già conosciute sin dall’epoca Romana ed Etrusca, sono caratterizzate da un paesaggio prevalentemente collinare ed un ambiente naturale eccezionalmente ben conservato. Immerse nella riserva naturale del Basso Merse, in uno scenario incantato tra boschi e colline, che consente di rimettersi al passo con la natura e con noi stessi, una posizione unica dove pace e silenzio rimandano ad atmosfere primordiali fuori dal tempo.
Per maggiori informazioni consulta il sito internet delle Terme di Petriolo
Un luogo di tranquillità e benessere di fama internazionale, dove gli ospiti possono effettuare qualsiasi tipo di trattamento rilassante.
L’acqua termale raggiunge una temperatura di 37°C e le piscine possono essere usate durante tutto l’anno, poiché sono munite di un tunnel con aria calda.
La struttura offre numerose attività al suo interno: bocce, tennis, sauna, idromassaggio, piscine per l’idrofitness e golf.
L’acqua termale in questa zona ha forti proprietà curative, anche grazie alla presenza di “plancton termale”. Nel complesso delle Terme di Saturnia è possibile sottoporsi a cure per le più diverse patologie: artropatie, malattie della cute, disturbi dell’apparato circolatorio e infiammazioni dell’apparato respiratorio, curate grazie alle inalazioni.
Per maggiori informazioni: Terme di Saturnia – SPA & Golf Resort
Proprio nel centro del villaggio si trova la “Piazza delle sorgenti”:
una vasca rettangolare che contiene la sorgente originale dell’acqua termale calda e fumante che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche.
Le proprietà curative delle acque di Bagno Vignoni furono scoperte inizialmente dagli Etruschi e in seguito dai Romani, da sempre amanti delle terme.
Illustri frequentatori come Papa Pio II, Santa Caterina da Siena e Lorenzo de Medici avevano scelto Bagno Vignoni come luogo di villeggiatura per il corpo e la mente, e hanno ispirato poeti, scrittori ed artisti che ancora oggi frequentano il luogo come fonte di relax e creatività.
CACCIA IN MAREMMA
La Toscana è una delle regioni italiane più adatte per organizzare battute di caccia e accogliere circa 110.000 cacciatori ogni anno.
Tra il 16 settembre e il 31 gennaio hanno luogo moltissime battute di caccia, attività legale nei 19 ambiti territoriali in cui è distribuito il territorio (vi è invece divieto assoluto per l’esercizio dell’attività venatoria nel 25% del territorio).
Nei pressi del Podere, è possibile cacciare fagiani, starne, pernici, cinghiali e lepri. La caccia ai pennuti è praticabile nei periodi consentiti dal calendario venatorio, mentre quella al cinghiale è consentita dall’1 novembre al 15 marzo, anche con terreno coperto da neve. In tutti gli altri giorni dell’anno è consentito l’addestramento dei cani con sparo.
Oltre alla famosa caccia al cinghiale e al colombaccio, la toscana è famosa anche per l’attività ittica: tra fiumi e canali della regione (l’estensione complessiva di questi corpi idrici sfiora i 12 mila chilomentro) trova ampio spazio la passione di circa 50.000 pescatori.
Per maggiori informazioni: Federazione Italiana della Caccia, sezione Toscana
ITINERARI ALTERNATIVI
Per scoprire la bellezza delle Terre di Siena con un mezzo d’altri tempi si può utilizzare Trenonatura:
un viaggio non solo nel verde, ma anche nel tempo.
Trenonatura propone tanti diversi itinerari a bordo di una carrozza Centoporte trainata da una littorina d’epoca.
Durante il percorso si può decidere di scendere in romantiche stazioni per poi avventurarsi lungo sentieri i sentieri segnalati, attraverso i quali si possono raggiungere pievi, borghi e castelli, facendo sosta in una delle tante fattorie per una gestazione di prodotti tipici.
Per maggiori informazioni: Trenonatura